Marketing, vuoi tu prendere comunicazione come tua sposa?

Premessa (forse un po’ lunghetta)

Una delle skills che uniscono la professione del giornalista e quella del social media manager corrisponde alla capacità di stare sempre sul pezzo. Perché se da un lato chi scrive articoli è deontologicamente chiamato a essere informato sull’attualità a 360 gradi – dalla cronaca allo sport, dalla politica alla moda – anche chi scrive sulle fb page aziendali non può astrarsi molto rispetto a quanto accade nel mondo. Spesso, e il web è pieno di esempi virtuosi, un post pubblicato cogliendo (più o meno) l’attimo – si parla di instant marketing – ha molta più efficacia rispetto ad un post studiato a tavolino da settimane e settimane. Facciamo attenzione però: questo non vuol dire che l’instant marketing sia improvvisato su due piedi, anzi, è il prodotto di strategie mirate. Ma questo lo sappiamo.

Svolgimento (senza sapere dove andare a parare)

Ultimamente, in effetti, è finito su tutti i giornali il tweet della storica casa automobilistica Ford, che ha “celebrato” a modo suo la scelta dell’Arabia Saudita di concedere la patente di guida alle donne. Lo ha fatto con discreto successo (beh, comunque meglio di quella volta con Berlusconi), focalizzando l’attenzione dell’utente sullo sguardo di una donna, seduta al posto di guida, riflesso in uno specchietto retrovisore. Nel complesso l’immagine appare chiaramente come il primo piano di una donna con il burka.

Ecco che il marketing dimostra di saper stare sul pezzo. Ecco che la comunicazione fa bene la sua parte. E non è certo un caso che nel primo rigo della premessa, per parlare di marketing e comunicazione, abbiamo preso ad esempio il ruolo del smm, che ha fra le mani il nucleo della comunicazione digitale di un’azienda, e quello del giornalista, da sempre voce della società collocato in posizione di mediatore tra il fatto che accade e l’utente che riceve la notizia. Non sono certo pochi, infatti, i giornalisti che oggi vestono i panni del smm prestando le proprie doti comunicative alle aziende, e quindi ai social.

Insomma, marketing e comunicazione sono ormai concetti sovrapposti, e non certo da oggi, né da ieri. Da sempre, forse, si può dire che il primo abbia in sé il secondo, non viceversa. Perché non esiste una buona strategia di marketing senza una buona capacità di comunicare.

Oggi, però, i due campi si sono si sono profondamente innamorati, uniti, fusi, intrecciati, sposati – civilmente e canonicamente – per fare l’uno il bene dell’altro, nello sport, nel commercio, in politica, dovunque: guai a dividerli. E forse sarebbe il caso di puntare di più sullo sviluppo di facoltà universitarie ad hoc – che in Italia e soprattutto nel Sud faticano a sbocciare – per permettere ai ragazzi con questa vocazione di formarsi sia in un senso che nell’altro, senza ricorrere a master all’estero, esperienze lavorative sottopagate, corsi online che spesso fanno solo perdere tempo e denaro.

Conclusione (superflua e cinica)

In questo articolo quindi non vi abbiamo detto nulla di nuovo: comunicazione e marketing sono due galassie che si sono appaiate, in maniera irreversibile, nel mondo dei social network.

Finché morte non vi separi.